Andrea P.Petralia - Liturgia artistica di Stefania Turco
La Liturgia, la consapevolezza della cultura Greca, la necessità di donare per aiutare il proprio popolo. Il più ampio concetto di espressione democratica di tutta la cultura.
Esclude la forma più estorsiva dei sistemi di tassazione forzata! Così come nell’arte impone la nostra radice accademica, perché l’arte sia definita tale! Esternare l’arte così come propone Stefania Turco è del tutto simile all’espressione liturgica greca. Dona la sua arte perché possa esse d’aiuto al prossimo!
Dedico questo mio pensiero personale all'artista STEFANIA TURCO, in particolare all'aspetto concettuale e terapeutico che Lei stessa esprime per l'indicazione soggettiva della scelta pittorica. Come cura interiore di se stessa. E' un'affermazione di massima chiarezza, a una parte di sè, mi riferisco in particolare al suo dottorato in veterinaria. Ha senso? Direi proprio di sì. Mi riferisco allo studio delle discipline scientifiche e alla connessione con l'arte terapia. Un lungo cammino nelle strade interiori della sensibilità, un incredibile dialogo tra scienza e una parte sconosciuta di noi stessi, quella dicotomia che ci fà innamorare, che ci fa dipingere, che ci fa creare. Il percorso di ricerca è tutt'altro che semplice, lo chiamo" problema ".
Un problema psicologico è simile a un grumo nella vena, che impedisce di circolare e di far fluire energicamente l'idea e la vita stessaStefania Turco ha trovato il modo di togliere il " Problema" offrendoci la sua equazione artistica, che è quella parte astratta e dinamica della sua creatività.I riferimenti all'action panting ci porta a Pollock che è effettivamente padre di questa ricerca pittorica, colui che ha iniziato la rappresentazione dell'energia vitale attraverso l'arte.
Viene anche chiamata astrazione gestuale, ma le parole servono a poco. E' energia certa, senza compromessi accademici, nulla potrà fermare la creatività dell'artista che mette a nudo sè stessa, se non per il rispetto e l'amore incondizionato che esprime nella dinamica delle linee e la ricerca cromatica del suo equilibrio psicologico, che mano a mano nella quotidianità diventa gioia di essere e di dare amore, attraverso il suo linguaggio decifrabile e armonico come il sorriso di un bambino. Spero di non avere rubato del tempo a leggere questa mia idea sulla Stefania Turco che stimo e apprezzo.
Lea Di salvo
Stefania Turco: opera "Flowers"
Un'esplosione policroma e a tratti pirotecnica di elementi floreali in uno spazio aperto, è il tema suggestivamente evocato dall'opera di Stefania Turco. Lo sfondo, un punto assoluto di azzurro screziato da alcune sfumate pennellate di bianco simili, nella loro incorporea consistenza materica a leggere nuvole, ci induce a pensare che i fiori raffigurati, più che alla terra appartengano agli spazi celesti, fulgidi simboli anch'essi, come gli astri, d'infinito e di sovrumana bellezza.
Per effetto del complesso groviglio creato dalla sovrapposizione di forme, linee, eteree trasparenze e colori, si ha a tratti la sensazione di trovarsi dinanzi ad una discesa nel profondo, alla radice stessa dell'essere. Il viaggio dell'Artista nella dimensione psichica dell'immaginario, sembra infatti proseguire fino a trasformare in visione la miriade di segni colorati che sembra agitarsi sulla tela.
Sono appunto fiori carezzati di luce, nati dalla poesia e dal sogno, capaci di evocare un'emozione, un evento, un ricordo che tacitamente vivono negli anfratti della memoria.
Un pennello dunque intenso, duttile, quello di Stefania Turco, che lascia cadere sulla tela sillabe, parole, racconti, in una visione ammaliante ed incantata della vita, nel suo essere e nel suo divenire.
opera “Il cerchio della Vita”
Stefania Turco, il cui "Cerchio della vita" rapisce occhio e spirito dell'osservatore per le magiche vibrazioni in grado di trasmettere. I cromatismi eterei e a tratti metafisici che si fondono all'interno della dimensione pittorica, sembrano ispirarci infatti un cosmico senso di pace attraverso cui è facile ristabilire
quell'ancestrale dialogo col Creato della cui trascendenza fa pure parte, per l'appunto, il cerchio unico e irripetibile della nostra vita
Mario Amico
Nel mondo variegato dalla pittura, comincia ad avere una collocazione ben definita l’espressione artistica di
Stefania Turco.La sua pittura spazia in diversi campi, notiamo che si dedica anche alla forma astratta come si
vede nei quadri dal titolo Flowers e Carneval. Lo stato d’animo di un artista sia esso pittore, poeta o scrittore, si
manifesta nel momento in cui si trova davanti a una tela o a un foglio bianco. In quel momento trascinati da
chissà quale forza cosmica il braccio, il pennello, la penna guidati dall’istinto artistico compiono sulla tela, sul
foglio bianco l’incanto di un quadro o di una poesia. Della forma astratta della pittrice, in questi quadri,
colpisce l’immediata disinvoltura della pennellata veloce, istintiva, il risultato dell’opera coinvolge il visitatore
che con lo sguardo viene trascinato in cromatismi e campiture molto interessanti. Ma ecco presentarsi un modo
diverso da parte di Stefania Turco: in altri quadri si fa strada un altro tipo di pittura, quello dedicato alla
musica; qui c’è un po' di realismo e le figure presentate assumono il collo allungato che ricorda Modigliani, il
sassofonista seduto, o la coppia danzante, hanno particolari molto interessanti. Una pittura originale che, prima
ancora di leggere la firma dell’autore, già si capisce di chi è. Possiamo quindi dire che le opere di Stefania
Turco, attraverso un linguaggio variegato, manifestano la libertà di indagine stilistica da parte dell’autrice. Con
questa mostra Stefania Turco dimostra che, anche essendo autodidatta, quando si hanno passione e perseveranza con le ore rubate alla propria professione (ricordiamo che la pittrice è una valente professionista), si possono scoprire e frequentare posti in cui ognuno di noi aspira ad arrivare.